venerdì 30 marzo 2012

Una lampada alle alghe che assorbe la stessa CO2 di 150 alberi

Una lampada capace di assorbire tanta anidride carbonica quanto almeno 150/200 alberi. E' questa la promessa del biochimico francese Pierre Calleja il quale ha progettato un lampione che, sfruttando l'azione delle micro-alghe, sarebbe in grado di assorbire dall'aria una tonnellata di carbonio ogni anno.

La lampada di Calleja, una sorta di acquario illuminato pieno di alghe mangia-Co2, sarebbe capace di attirare i gas serra dal cielo anche in ambienti chiusi come garage o cantine sotterranee.

Attualmente il lampione è in fase sperimentale, installato in alcuni punti pilota e in attesa di ottenere finanziamenti o aziende partners per la produzione di massa di questa tecnologia che potrebbe far diventare la lotta al riscaldamento globale facile come premere un interruttore e accendere la luce.

Nel video è possibile vedere la lampada in azione e Calleja che ne spiega i principi su cui è basata:




tratto da:http://www.greenme.it/abitare/arredo-urbano/7175-lampada-mangia-co2

martedì 27 marzo 2012

Fare la spesa: trucchi e trappole

Sempre in chiave alimentazione e salute riporto un breve articolo del buon Dott. Ongaro, personaggio più volte apparso nelle pagine del blog.

Fare la spesa: trucchi e trappole

I supermercati sono senza dubbio molto comodi e spesso convenienti ma rendono il fare la spesa un’operazione sempre più complessa. E’ facile diventare succubi del numero infinito di prodotti, delle centinaia di offerte, delle numerose pubblicità e perdere in questo modo il controllo sui nostri acquisti. Ci si ritrova così con il carrello pieno di cose che non avevamo pianificato di acquistare e che spesso incidono sulla qualità della nostra alimentazione oltre che sul portafoglio. Qualche semplice accorgimento può esserci di aiuto



1 – Prepariamo sempre prima una lista di ciò che ci serve e rispettiamola. La lista viene preparata a casa, lontano dalle tentazioni e quindi è più facile rimanere razionali e attenti alle esigenze della nostra salute.

2 – Non compriamo quantità eccessive di prodotti con il rischio di doverli buttare via prima di averli consumati. La mancanza di tempo porta spesso a fare la spesa raramente e ad acquistare grandi quantitativi. Non è sempre la soluzione migliore anche perché saremo costretti a ridurre la quantità di prodotti freschi preferendo quelli a lunga conservazione.

3 – Cerchiamo di resistere agli acquisti impulsivi. I prodotti localizzati attorno alle casse sono in genere inutili e messi li per farci cedere all’ultimo momento. Essere consapevoli della loro presenza è il modo migliore per proteggersi.

4 – Ricordiamoci che più giriamo nella zona dei prodotti freschi meglio è. Se visivamente il carrello è pieno di alimenti confezionati, inscatolati, impacchettati, ritorniamo indietro e cerchiamo di riequilibrare la spesa.

5 – Premiamo quei supermercati che stanno facendo della salute un loro modello di business e che mettono a disposizione un’offerta sempre più ampia di alimenti salutari.

6 – Guardiamo sempre le etichette e gli ingredienti per capire cosa stiamo comprando. Evitiamo prodotti con liste di ingredienti troppe lunghe e complesse, con nomi o sigle incomprensibili e ricordiamoci che gli ingredienti sono in ordine decrescente di concentrazione. Se il primo ingrediente per esempio è lo zucchero vuole dire che ce n’è davvero parecchio.


tratto da: http://nuovistilidivita.corrieredelveneto.corriere.it/2012/03/27/fare-la-spesa-trucchi-e-trappole/

lunedì 26 marzo 2012

A Delicate Balance - Documentario Ita

Interessante documentario sull’alimentazione e il rapporto con la salute umana; le recenti ricerche internazionali evidenziano un impressionante allontanamento dell’essere umano da quella che potremmo definire la sua “alimentazione ideale”, composta da frutta, verdura, legumi, noci ecc. con conseguente azzeramento o quasi di proteine animali (carne, pesce, uova, latticini).
Per chi è nato e cresciuto in uno stile di vita occidentale (alimentazione compresa) il ritorno ad un regime alimentare “sano”, così come emerge dalla recente letteratura, è tutt’altro che semplice o immediato. La società dei consumi ci ha abituati ad avere “ciò che vogliamo” senza mai interrogarci su “ciò di cui abbiamo bisogno”; di conseguenza anche nell’alimentazione risultiamo essere estremamente dipendenti da ciò che provoca in noi la sensazione di “piacere”. In questo modo il nostro cervello trascura il resto del corpo, così come l’essere umano trascura l’ambiente in cui è inserito. Le conseguenze sono note.

Buona visione


domenica 11 marzo 2012

Dichiarazione internazionale di identità cooperativa.

L’Alleanza Cooperativa Internazionale (International Co-operative Alliance; in sigla ICA) in occasione del XXXI Congresso del Centenario (Manchester, 20-22 settembre 1995) ha adottato, tra l’altro, una Dichiarazione d’Identità Cooperativa che definisce cosa essa sia e quali siano i suoi valori e i suoi principi basilari.
Questa Dichiarazione ha lo scopo di guidare le organizzazioni cooperative verso il XXI secolo e… oltre. Per quanto riguarda la revisione dei valori e dei principi, questo è il terzo aggiornamento compiuto dall’ICA. Il primo è stato nel 1937 e il secondo nel 1966. Tutti aggiornamenti per spiegare come i principi cooperativi debbano essere interpretati nel mondo contemporaneo.
Le revisioni sono una fonte di forza per il movimento cooperativo e dimostrano come il suo pensiero possa essere applicato ad un mondo in continua evoluzione.
In tutta la sua storia il movimento cooperativo è cambiato e continuerà a farlo anche nel futuro.
In queste trasformazioni vi è sempre il rispetto per tutti gli esseri umani e il credere che essi possono migliorare se stessi economicamente e socialmente attraverso l’aiuto reciproco.
Inoltre il movimento cooperativo crede che le procedure democratiche applicate alle attività economiche siano fattibili, auspicabili ed efficienti.
E ritiene che organizzazioni economiche democraticamente controllate contribuiscano al bene comune. Su queste prospettive filosofiche nodali sono fondati i sette principi fondamentali della cooperazione: sette comandamenti di ferro e, contemporaneamente, sette linee guida per giudicare il comportamento e per assumere delle decisioni.
Anche nella Dichiarazione del 1995 sono elencati sette principi: adesione libera e volontaria; controllo democratico dei soci; partecipazione economica dei soci; autonomia ed indipendenza; educazione, formazione ed informazione; collaborazione tra cooperative; interesse verso la comunità.
I primi tre principi essenzialmente si riferiscono alle dinamiche interne di ogni cooperativa; gli ultimi quattro riguardano sia le caratteristiche interne che i rapporti esterni di esse.

Definizione
Una cooperativa è un’associazione autonoma di persone che si uniscono volontariamente per soddisfare i propri bisogni economici, sociali e culturali e le proprie aspirazioni attraverso la creazione di una società di proprietà comune e democraticamente controllata.

Valori
Le cooperative si fondono sui valori dell’autosufficienza (il fare da sé), dell’autoresponsabilità, della democrazia, dell’uguaglianza, dell’equità e solidarietà. Fedeli allo spirito dei propri padri fondatori, i soci delle cooperative credono nei valori etici dell’onestà, della trasparenza, della responsabilità sociale e dell’attenzione verso gli altri.

Principi
I principi cooperativi sono linee guida con cui le cooperative mettono in pratica i propri valori.

1° Principio: Adesione libera e volontaria
Le cooperative sono organizzate volontarie aperte a tutte le persone in grado di utilizzarne i servizi offerti e desiderose di accettare le responsabilità connesse all’adesione, senza alcuna discriminazione sessuale, sociale, razziale, politica o religiosa.

2° Principio: Controllo democratico da parte dei soci.
Le cooperative sono organizzazioni democratiche, controllate dai propri soci che partecipano attivamente alla definizione delle politiche e all’assunzione delle relative decisioni. Gli uomini e le donne eletti come rappresentanti sono responsabili nei confronti dei soci. Nelle cooperative di primo grado, i soci hanno gli stesso diritti di voto (una testa, un voto), e anche le cooperative di altro grado sono ugualmente organizzate in modo democratico.

3° Principio: Partecipazione economica dei soci
I soci contribuiscono equamente al capitale delle proprie cooperative e lo controllano democraticamente. Almeno una parte di questo capitale è, di norma, proprietà comune della cooperativa. I soci, di norma, percepiscono un compenso limitato sul capitale sottoscritto come condizione per l’adesione. I soci destinano gli utili ad alcuni o a tutti gli scopi: sviluppo della cooperativa, possibilmente creando delle riserve, parte delle quali almeno dovrebbero essere indivisibili; erogazione di benefici per i soci in proporzione alle loro transazioni con la cooperativa stessa, e sostegno ad altre attività approvate dalla base sociale.

4° Principio: Autonomia ed indipendenza
Le cooperative sono organizzazioni autonome, di mutua assistenza, controllate dai soci. Nel caso in cui esse sottoscrivano accordi con altre organizzazioni (incluso i governi) o ottengano capitale da fonti esterne, le cooperative sono tenute ad assicurare sempre il controllo democratico da parte dei soci e mantenere l’autonomia della cooperativa stessa.

5° Principio: Educazione, formazione ed informazione
Le cooperative s’impegnano ad educare ed a formare i propri soci, i rappresentanti eletti, i manager e il personale, in modo che questi siano in grado di contribuire con efficienza allo sviluppo delle proprie società cooperative. Le cooperative devono attuare campagne di informazione allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica, particolarmente i giovani e gli opinionisti di maggiore fama, sulla natura e i benefici della cooperazione.

6° Principio: Cooperazione tra cooperative
Le cooperative servono i propri soci nel modo più efficiente e rafforzano il movimento cooperativo lavorando insieme, attraverso le strutture locali e nazionali, regionali ed internazionali.

7° Principio: Interesse verso la comunità
Le cooperative lavorano per uno sviluppo durevole e sostenibile delle proprie comunità attraverso politiche approvate dai propri soci.