5 Le tendenze in atto e le sfide
Il futuro riserva grandi sfide per le cooperative.
La crisi globale non solo ha dimostrato che le cooperative
possono essere più resilienti delle imprese di proprietà degli investitori, ma
ha anche messo in luce i limiti del modello predominante di organizzazione
economica, centrato sull’azione di due soli tipi di istituzioni: le imprese for-profit coordinate dal mercato e le
organizzazioni pubbliche basate sul principio di autorità. La crisi ha
confermato l’incapacità delle imprese for-profit di assicurare, da sole, il massimo
benessere, in particolare quando gli scambi non sono in grado di recare
vantaggi a entrambe le parti di ogni transazione. Inoltre, la crisi ha reso
evidente l’incapacità delle agenzie pubbliche di fronteggiare i fallimenti del mercato
e delle imprese for-profit e di affrontare la crescita e la diversificazione
dei bisogni. La crisi ha dimostrato che le politiche di privatizzazione basate
sulla redistribuzione delle funzioni e dei ruoli tra imprese for-profit e
agenzie pubbliche non sono una soluzione soddisfacente. Infatti, le strategie
di liberalizzazione e privatizzazione che sono state perseguite dalla maggior
parte dei governi fin dagli anni Ottanta hanno portato a risultati
insoddisfacenti. Esse hanno favorito un aumento esponenziale delle
disuguaglianze, un cattivo uso delle risorse non-rinnovabili e una crescita
dell’incertezza e della povertà.
La consapevolezza dei limiti di un’organizzazione economica
che sopravvaluta i comportamenti concorrenziali
ed egoistici sta già portando molti operatori ad adottare pratiche di responsabilità sociale e strategie di gestione
innovative, che enfatizzano anche fra le imprese for-profit il meccanismo della
cooperazione. Non sorprende, quindi, che un numero crescente di osservatori
consideri l’espansione delle varie forme di cooperazione come una possibile via
di uscita dalla crisi. Di conseguenza, si aprono nuove opportunità di sviluppo
per modelli sia tradizionali che innovativi
di cooperazione.
Le cooperative tradizionali svolgeranno un ruolo sempre più
determinante in attività come l’offerta
di credito e di abitazioni, il sostegno all’agricoltura e la creazione di posti
di lavoro. Le banche cooperative e le credit union sono destinate a svilupparsi
poiché esse hanno dimostrato di essere meno rischiose delle grandi banche d’affari
e sono ancora in grado di rafforzare le relazioni
fiduciarie e attrarre nuovi clienti. Le cooperative agricole diventeranno
sempre più importanti per garantire la sopravvivenza degli agricoltori e della
produzione agricola, a fronte dei bisogni alimentari connessi alla crescita
della popolazione mondiale. Inoltre, le cooperative agricole possono svolgere
un importante ruolo anche nell’assicurare la sicurezza alimentare, la tutela
dell’ambiente e la promozione di un modello di sviluppo sostenibile. Con la
sicurezza del posto di lavoro in diminuzione e i tassi di disoccupazione in
rapido aumento, i numerosi esempi di nuove cooperative di lavoro e di acquisizioni
di imprese da parte dei lavoratori indicano che le cooperative potranno svolgere
un ruolo sempre più importante, anche nel salvaguardare posti di lavoro e
creare nuova occupazione.
Inoltre, ci sono molti nuovi settori dove il potenziale
delle cooperative non è ancora stato sfruttato pienamente. Questi comprendono i
servizi alla persona e, in particolare, i servizi sociali, educativi e
sanitari. Si tratta di servizi caratterizzati da una domanda crescente e sempre
più diversificata, in situazioni dove l’offerta pubblica è limitata e in
contrazione, mentre la qualità dell’offerta
privata forprofit è variabile e incerta. Considerazioni analoghe valgono per le mutue, che sono chiamate a compensare la
diminuita copertura dell’assistenza sanitaria, in particolare quella per la non autosufficienza,
da parte degli enti previdenziali pubblici.
Un altro settore in espansione riguarda i servizi di comunità,
compresa la gestione di istituzioni culturali,
risorse idriche, smaltimento dei rifiuti, trasporto pubblico e fonti
rinnovabili di energia. Tutte queste
attività sono caratterizzate da situazioni di monopolio naturale o da una redditività limitata e incerta. In queste
condizioni, le imprese cooperative sono più adatte a gestire servizi di
interesse generale grazie alla loro natura partecipativa e ai loro modelli di
governance.
Un ambito di attività in crescita è anche quello dell’istituzionalizzazione
delle reti di collaborazione tra piccole imprese manifatturiere e di servizi
alle imprese. Le cooperative possono gestire
efficacemente alcune di queste attività comuni, comprese quelle di ricerca e sviluppo, promuovendo l’espansione dei mercati
e aumentando la produttività e la competitività
delle imprese associate.
I relatori della Conferenza hanno offerto vari esempi di
nuovi tipi di cooperative e di modalità innovative di organizzazione delle cooperative
tradizionali. Ciononostante, è apparso evidente che scambi di esperienze
condotti in modo più efficace sarebbero di aiuto al processo di apprendimento
reciproco, favorendo una ripresa e un rafforzamento delle cooperative in tutto
il mondo.
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