martedì 30 giugno 2009

IL PAESE DELL'UTOPIA (Giacinto Auriti) - CONTRIBUTI SULLA MONETA

CONTRIBUTI SULLA MONETA

1) Note di filosofia del valore
Lo spazio coincide solo col presente, tutto il resto è tempo

Tutte le scuole di scienze sociali ed economiche si sono trovate finora nella impossibilità di realizzare una seria indagine scientifica perché mancavano dei presupposti di filosofia del valore assolutamente indispensabili per conoscere e definire l'oggetto stesso della loro ricerca.

Poiché ogni serio procedimento scientifico, libero dalle banali e gratuite costruzioni del pragmatismo empirico, muove dalla precisazione di un postulato iniziale la cui veridicità può essere solo constatata e non dimostrata, noi assumiamo il postulato che il valore è un rapporto tra fasi di tempo. Così ad es. la penna ha valore perché si prevede di scrivere, il coltello ha valore perché si prevede di tagliare, la moneta ha valore perché si prevede di comprare ecc. Sicché il valore è il rapporto tra il momento della previsione ed il momento previsto.

Posto che il tempo è l'io che si pone come realtà in quanto capacità in atto di ricordare, constatare e prevedere, potrebbe sembrare, a prima vista, che non esiste una dimensione oggettiva del tempo perché coincidente con l’io pensante. Ci si rende conto invece che esiste il tempo oggettivo purché si tenga conto del fondamentale principio ermeneutico della precisazione del punto di osservazione della realtà fenomenica. Poiché la costante del tempo è il presente che è l'io pensante nella sua continuità vitale, il punto di osservazione della realtà è l’io presente. Il momento ricordato e quello previsto non sono ovviamente il presente: sono tempi pensati e non pensanti. La realtà oggettiva del presente è lo spazio. Lo spazio infatti, coincide solo col presente. Tutto il resto è tempo. L'io presente del tempo monetario è il portatore della moneta che è il punto di osservazione che ne consente la valutazione oggettiva spaziale (che è il possesso del simbolo) e temporale (che è la previsione di poter comprare).

Sicché, quando i monetaristi pretendono di definire il valore come una proprietà della materia – ad es. il valore intrinseco dell'oro come una proprietà del metallo - cadono nell'insanabile errore di considerare il valore nella dimensione dello spazio e siccome abbiamo evidenziato che il valore è sempre una previsione cioè una dimensione del tempo, cadono nell'assurda pretesa di andare alla ricerca del valore dove non c'è. Anche l'oro ha valore per convenzione, cioè per la previsione della accettazione altrui come condizione della propria accettazione, come misura del valore e valore della misura. Ognuno è infatti disposto ad accettare moneta contro merce perché prevede di dare a sua volta moneta contro merce. Anche nell'oro, tradizionalmente utilizzato come simbolo monetario si è verificato il fenomeno dell'induzione giuridica. L'oro, come ogni moneta pur se costituita da simboli di costo nullo, è una fattispecie giuridica perché di valore meramente convenzionale.

Ciò posto, appare evidente che la materia prima per fabbricare moneta è la medesima che serve per fare fattispecie giuridiche e cioè forma e realtà spirituale, ossia simbolo e convenzione monetaria. Poiché le possibili forme del diritto sono: scritto, parola, comportamento (è il caso della moneta merce il cui valore nasce per il ripetersi costante del comportamento concludente della accettazione), pubblicità e luce (come il verde e rosso dei semafori sono forme di un “dover essere” giuridico, così le luci dei computer sono diventati “simboli monetari”), sono anche le possibili forme della moneta.

Solo su queste premesse si può porre la distinzione fondamentale tra fisiologia e patologia del valore come presupposto di tutte le categorie scientifiche in cui il ricercatore deve avere la piena consapevolezza che la sua capacità conoscitiva è normale nel coordinamento organico e contestuale della dimensione temporale e spaziale.

Il giudizio di valore è normale solo se si distingue il momento strumentale oggettivo, dal momento edonistico soggettivo. Ciò significa che il giudizio di valore è normale solo se si basa su una concezione dualistica di filosofia della conoscenza che distingue tra soggetto ed oggetto.

Il momento strumentale è il momento oggettivo del valore perché è il momento oggettivo del tempo. Il momento edonistico è il momento soggettivo del valore perché è il momento soggettivo del tempo. Esso coincide sempre col presente, cioè con l'io pensante.

Il giudizio di valore è anormale quando si confonde il momento strumentale con quello edo-nistico cioè quando, in applicazione della concezione monistica di filosofia della conoscenza che riduce la realtà all'idea della realtà, si confonde l'oggetto col soggetto e quindi il momento stru-mentale, oggettivo con quello edonistico, soggettivo.

La conseguenza macroscopica di questa deformazione del giudizio di valore è il fenomeno della
personificazione della strumento che ha determinato nel diritto societario la sconvolgente malattia culturale della c. d. soggettività strumentale per cui la società non è considerata come l'insieme dei soci legati dal rapporto organico, ma come concetto senza contenuto umano: vero e proprio fantasma giuridico.

Il vero ed inconfessabile scopo della strategia culturale che ha concepito e realizzato il fenomeno della soggettività strumentale, è stato consentire alle società strumentalizzanti la mostruosa rappresentanza organica del momento edonistico del valore, che è il capitalismo.
Come dire che mentre il popolo assume la funzione di avere fame, il governo assume quella di mangiare in rappresentanza del popolo. L'esperienza storica del razionalismo hegeliano ci ha insegnato che il monismo è stato strumentalizzato per confondere l'oggetto col soggetto, cioè l'Io col non Io, ossia l'Io col Tu e il mio col tuo, perché il tuo possa diventare mio. Ecco perché Hegel è il filosofo del capitalismo.

Ridotto il concetto di società a strumento, cioè a concetto senza contenuto umano la conseguenza ineluttabile è stata la sostituzione della regola del servirsi a quella del servire (proprio della società organica e del diritto naturale) perché è ridicolo pensare che si possa servire uno strumento. Conseguentemente si è sostituita all'etica naturale del conviene essere giusti, l'etica economicistica: è giusto quello che conviene.

L'interesse sociale non può qui coincidere con quello dei soci perché la “società strumentale” non è “i soci”. Si maschera così sotto la parvenza di interesse sociale quello di un fantasma giuridico che altro non è che il paravento delle grandi mangiatoie delle società strumentalizzanti. Ecco perché con l'avvento delle soggettività strumentali, si sono vissuti e si vivono necessariamente solo tempi di decadenza perché comandano i peggiori. Ridotta infatti la realtà all'Io pensante non si ammette altra utilità che l'utilità dell'Io e conseguentemente si riduce l'utilità ad egoismo.

Su queste premesse si spiega il fenomeno di tangentopoli che non può essere considerato come occasionale aumento statistico di delinquenza politica, ma come segno dei tempi. È la proiezione storica della grande malattia culturale del monismo hegeliano.

Gli strumenti utilizzati per l'instaurazione della mostruosa rappresentanza organica del momento edonistico del valore sono essenzialmente gli stati costituzionali (sia liberali che socialisti), le banche centrali, le società anonime e le multinazionali.

Poiché il godimento dei beni si realizza praticamente nel diritto di proprietà - che è appunto “godimento dei beni giuridicamente protetto” – il capitalismo ha realizzato l'espropriazione dei popoli o con la norma costituzionale degli stati socialisti nel capitalismo di stato, o con la moneta nominale (che è moneta debito perché emessa in prestito dalle banche centrali) nel capitalismo usurocratico degli stati liberali, o col conferimento del capitale nelle società anonime in cui si trasforma il socio da proprietario in azionista, cioè creditore di un credito inesigibile pari a tutto il capitale conferito.

In tutte queste fattispecie, il comun denominatore è che la proprietà diventa apparentemente di un fantasma giuridico, sostanzialmente delle società strumentalizzanti: la nomenclatura
negli stati socialisti, la massoneria in quelli liberali, il sindacato di maggioranza del pacchetto azionario (che non ha nulla a che fare con la maggioranza degli azionisti) nelle c. d. società di capitali: essenzialmente banche e multinazionali.

Su queste premesse ci si rende conto che la collettività umana vive oggi in un sistema che ha le prerogative dell'allevamento di bestiame e non quelle della società degli uomini. Ciò è stato possibile perché si è realizzata una strategia di dominazione mediante una cultura iniziatica basata su principi di etica economicistica di stampo hegeliano.

Solo su queste premesse è possibile spiegarsi perché, contestualmente alla nascita della moneta nominale, le banche sono state tutte concepite come soggettività strumentali. Con la Banca d'Inghilterra (1694) si è realizzata infatti la mostruosa rappresentanza organica del momento edonistico del valore trasformando i popoli da proprietari in debitori del proprio denaro perché si è costituita e consolidata la regola di consentire alla banca di emettere moneta solo prestandola. Ed ove si consideri che la somma delle unità di misura monetarie incorpora un valore, cioè un potere d'acquisto pari a quello di tutti i beni reali misurati o misurabili nel valore, questo valore specularmente duplicato può assumere o il segno positivo della proprietà - ed in tal caso raddoppia la ricchezza dei popoli - o il segno negativo del debito che precipita i popoli nell'angoscia dell'insolvenza ineluttabile. Quando infatti la Banca centrale emette moneta prestandola - come oggi avviene - carica il costo del denaro del 200% perché espropria ed indebita la collettività del suo denaro, peraltro con l'ulteriore aggravio degli interessi.

Non a caso la trasformazione dei popoli da proprietari in debitori del proprio denaro (mediante la sostituzione della moneta d'oro con la moneta nominale) si è verificata contestualmente a due soggettività strumentali (basate sull'etica economicistica del servirsi in luogo del servire): stato
costituzionale e banca centrale.

venerdì 19 giugno 2009

IL PAESE DELL'UTOPIA (Giacinto Auriti) - Parte 8 - POST SCRIPTUM

Post Scriptum

GUARDIAGRELE, IL PAESE DELL'UTOPIA




Marino Solfanelli sulle cui spalle cade la responsabilità della pubblicazione di questo breve saggio, ci ha provocato a motivare perché Ezra Pound si sia dichiarato fascista.
La necessità di questa precisazione emerge dal fatto che, nella communis opinio, questo gesto poundiano viene giudicato come confessione di un peccato.

Il plagio culturale programmato dai vincitori è riuscito infatti a spacciare, come difetto, un pregio. Poiché in politica ciò che non è manifestato non esiste (e la manifestazione ha un costo) chi ha pagato il pifferaio della storia, ha scelto la musica della “falsa verità”: Gli usurai, padroni del denaro, hanno ufficialmente ed autoritativamente spacciato, per democrazia, l'usurocrazia.

Se per democrazia s'intende popolo sovrano, allora il popolo non deve avere solo la sovranità politica, ma anche quella monetaria in una democrazia integrale che basa sulla “sete di giustizia” (come il plebiscito romano) e non sulla legge del numero che è finalisticamente ed eticamente neutra. L'esperienza ci ha infatti insegnato che spesso la maggioranza viene conseguita non da chi ama il popolo, ma da chi ha il denaro per comprarla.

La parola “democrazia” che era nata sette secoli prima in Grecia, non una volta è usata nel Vangelo e l'unica volta che nel Vangelo è applicata la “democrazia”, il popolo manda in croce Cristo e libero Barabba sicché, secondo l'etica democratica, dovremmo osannare Barabba e condannare Cristo.

La democrazia è, tutt'al più, un codice di procedura, non un codice d'onore.

Pound aveva capito che quando Mussolini dichiarava e promuoveva la guerra del sangue contro l'oro aveva ragione da vendere. Lui sentì così profondamente questo messaggio di giustizia che si dichiarò fascista con una forza morale sovrumana, riconoscendo come cittadino americano, in tempo di guerra, che la sua patria combatteva dalla parte sbagliata. Il fato gli aveva assegnato la terra dove doveva nascere. Quando ha potuto scegliere personalmente dove vivere e morire, ha preferito la terra, sconfitta sì, ma dalla parte del sangue: piuttosto che restare sulla sua, pur vincitrice, ma dalla parte dell'oro.

In una preziosa e profetica nota dice: «Il dieci Settembre scorso passai lungo la Via Salaria, oltre Fara Sabina e dopo un certo tempo entrai nella repubblica dell'Utopia, un paese placido giacente fuori della geografia presente.» (13) E poi soggiunge: «Io avevo scritto: “Utopia, un paese placido giacente ottant'anni a Est di Fara Sabina” (...)» (14).

Non si scandalizzi il lettore se osiamo pensare che il paese dell'Utopia, profetizzato da Pound, sia Guardiagrele. Sta infatti ad Est di Fara Sabina ed in quello stesso paese, ottant'anni dopo, è nata quella che è stata definita non a caso, la moneta poundiana, proprietà del portatore e non della banca, senza debito e senza riserva: il Simec.

A questo punto potrebbe sembrare che chi scrive è un guardiese fascista. Guardiese sì, ma non fascista perché è “troppo poco”.

La guerra del sangue contro l'oro ineluttabilmente continua e non vogliamo continuare a perdere. Quando il banchiere lord Bennet dice a Pound: “Abbiamo impiegato vent'anni per battere Napoleone, ci basteranno cinque anni per battere il fascismo”, dimostrò la sua superiorità culturale (non morale) perché la storia gli ha dato ragione. Mussolini non poteva vincere la guerra perché non aveva capito che il nemico da battere era l'oro degli usurai: la moneta debito della Banca d'Inghilterra.

La proprietà popolare della moneta è la grande rivincita al gioco della storia che ci accomuna fedelmente agli eroi, di ogni schieramento o colore politico, che hanno combattuto sulla medesima frontiera, contro la grande usura.

Noi trasformeremo tutti i popoli del mondo da debitori in proprietari della moneta, per il solo fatto che questa idea è nata.

Dicono i sociologi che le idee forza che cambiano la storia, devono avere la qualità della novità e della semplicità; questa ha anche quella della verità. E le idee si affermano con una velocità proporzionata alla loro necessità storica. Ecco perché siamo “rassegnati” a vincere... perché, ovviamente, non possiamo perdere.

Questa è, pertanto, la nostra profetica utopia (15).

13)E. Pound, op. cit., p. 7.
14)E. Pound, op. cit., p. 7, nota 1.
15)L'utopia nel campo scientifico non esiste. Chi avesse detto un secolo fa che si sarebbe andati sulla Luna sarebbe stato preso per pazzo. Ci rendiamo conto che trasformare i popoli da debitori in proprietari della loro moneta è molto più “utopistico” che andare sulla Luna.

Dopo la scoperta del valore indotto come fenomeno attinente alla scienza del diritto, l'attuazione della proprietà popolare della moneta non è solo possibile, ma doverosa per eliminare il signoraggio della grande usura.

mercoledì 17 giugno 2009

CONCLUSIONE



In conclusione, la soluzione dei problemi posti da Pound all'attenzione del Mondo sta nel rivendicare, a favore di ogni popolo, la proprietà della sua moneta.

La rivoluzione monetaria della Banca d'Inghilterra ha trasformato la moneta-proprietà del portatore (oro) in moneta nominale (debito del portatore e proprietà della banca).

La controrivoluzione deve trasformare la moneta-debito in moneta proprietà del portatore (non della banca), senza riserva (come l'oro), con simbolo di costo nullo (come la carta).

Solo così sarà possibile restituire ad ogni Uomo la dignità giuridica che gli compete, liberarlo dall'angoscia dell'insolvenza ineluttabile per debiti non dovuti e consentirgli, finalmente, di vivere tempi nuovi a dimensione umana.

Non sorprenda il lettore la nostra ammissione di aver desunto le nostre risposte a Pound dal suo insegnamento, perché Pound non ci ha dato solo il presagio della verità monetaria (il valore indotto della moneta), ma anche ed innanzitutto il grande insegnamento etico della ricerca della verità a qualunque costo.

giovedì 11 giugno 2009

IL PAESE DELL'UTOPIA (Giacinto Auriti) - Parte 6 - L'USURA

5 - L'USURA



L'Usura intuita da Pound è il signoraggio.

Non si può comprendere perché Pound si dichiarò fascista se non si parte dal fondamentale messaggio di Mussolini: “La guerra del sangue contro l'oro”. E non si può capire questo messaggio se non si parte dalla fondamentale concezione dello “stato etico” in cui il Cattolicesimo è “Religione di Stato”.

La incompatibilità assoluta tra stato etico e stato democratico sta nel fatto che in quello il fondamento è la “sete di giustizia”,in questo l'etica è una variante perché la legge del numero (la volontà della maggioranza) è, per sua natura, finalisticamente neutra e modificabile con le strategie culturali di dominazione (mass media).

Il fenomeno più importante che si è avuto con la Rivoluzione Francese, non è stata la carta costituzionale, ma la banca centrale con la contestuale sostituzione della moneta d'oro con la moneta nominale. Ciò non è stato un semplice mutamento della struttura merceologica del simbolo, ma la sostituzione di una fattispecie giuridica con un'altra. Quando la moneta era d'oro, il portatore ne era il proprietario; con la moneta nominale, ne è diventato inconsapevolmente il debitore. Tutta la moneta nominale è emessa dalle banche centrali prestandola: dunque tutto il denaro in circolazione è gravato di debito verso le banche centrali.

Facendo leva sul riflesso condizionato causato dall'abitudine secolare di dare sempre un corrispettivo per avere denaro, le banche centrali hanno indotto tutti i popoli del mondo ad accettare la propria moneta all'atto dell'emissione, col corrispettivo del debito, cioè in prestito, nella più grande truffa di tutti i tempi, passata inosservata perché troppo evidente. Sicché se taluno volesse pagare con denaro un debito di denaro, è come se pretendesse di pagare con un debito un altro debito. A lungo andare è costretto a pagare un debito non dovuto, con il proprio capitale ed il reddito del suo lavoro.

È questo il signoraggio della grande usura con cui l'uomo è posto ad un rango inferiore a quello della bestia. La bestia infatti non ha la proprietà, ma nemmeno il debito. La moneta-debito (nominale) è il capolavoro di Satana. Di solito vale la regola per cui non esistono strumenti buoni o cattivi, ma solo il modo buono o cattivo di utilizzarli. Con la moneta-debito chi l'accetta viene truffato, per il solo fatto che l'accetta, perché ne viene contestualmente espropriato ed indebitato perché accetta in prestito il proprio denaro di cui ne crea il valore accettandolo e ne viene contestualmente espropriato ed indebitato perché l'accetta in prestito all'atto dell'emissione. Questo
debito non dovuto, nato, come abbiamo visto, con un costo iniziale del 200% circola nell'angoscia dell'insolvenza ineluttabile. È la grande usura nata con la sterlina e la Banca d'Inghilterra nel 1694.

La prova di ciò sta nel fatto che, una volta, la gente lavorava per un profitto. Oggi lavora per pagare debiti. Il suicidio da insolvenza è diventata una malattia sociale che non ha precedenti nella storia: “... peggio della peste è l'usura...”: ha ragione Pound. L'espressione da lui proposta di “usurocrazia”; scuote dalle fondamenta la communis opinio che ha posto lo stato di diritto di scuola liberale, nell'olimpo dei concetti definitivi ed intoccabili. «Ai liberali (che non sono tutti usurai) domandiamo: perché gli usurai sono tutti liberali?» (12)

Che oggi il politico sia - come diceva Pound – il “cameriere del banchiere”, emerge dall'ovvia considerazione che, se si mettono a confronto il governatore della Banca centrale ed il Capo del governo, il primo può concedere o negare in prestito tutto il denaro che vuole, il secondo può solo chiederlo o non chiederlo, solo in prestito. È ovvio quindi che il secondo è il cameriere del primo, ma non perché abbia animo servile, ma perché le regole del gioco non consentono altrimenti.




12) E. Pound, op. cit., p. 15.

lunedì 8 giugno 2009

FANTASTICO DISCORSO DI AHMADINEJAD, PRESIDENTE IRANIANO, ALLA CONFERENZA DELLE NAZIONI UNITE.

DI SEGUITO RIPORTO IL TESTO, E I VIDEO DEL DISCORSO DI AHMADINEJAD. PREGO TUTTI DI LEGGERLI, PER CAPIRE LA DIFFERENZA TRA QUELLO CHE CI DICONO E COME SONO INVECE LE COSE.
GRAZIE.

1/4. http://www.youtube.com/watch?v=VjEAC4qt6Hg&feature=fvw
2/4. http://www.youtube.com/watch?v=5ps6vaiNstE&feature=relate
3/4. http://www.youtube.com/watch?v=BRBCQqXD93A&feature=related
4/4. http://www.youtube.com/watch?v=QFHNodDTTHw&feature=related


Ahmadinejad speech: full text

This is the full text of the speech Iranian President Mahmoud Ahmadinejad gave at the Durban Review Conference, a UN conference on racism, in Geneva, Switzerland, on Tuesday, 20th April 2009.

Protesters interrupted the conference before Mr Ahmadinejad could start his speech. He refers to the incident in his opening sentence.

I would like to ask all honourable participants to forgive them. They are ignorant.


In the name of God, the Merciful, the Compassionate. Thanks to God, the Lord of the worlds, and peace and praise be upon our master and prophet, Muhammad and his immaculate progeny and true followers. O God, hasten the reappearance of the Hidden Imam and grant him health and victory and make us his true companions and believers and those who testify to His rightfulness.

Praise belongs to the just, merciful, and compassionate God. May God's blessing be upon the prophets, Adam, Noah, Abraham, Moses, Jesus, and the last prophet His Holiness Muhammad Mustafa, who called for monotheism, fraternity, kindness, human dignity, and justice.

Mr Chairman, Honourable Secretary-General of the UN, Honourable High Commissariat for Human Rights, Ladies and Gentlemen, following the Durban anti-racism and discrimination conference, we have gathered here to examine the current situation and to find practical solutions for this humane and sacred campaign. In the past centuries, great injustice was inflicted on mankind.

In the Middle Ages scholars and scientists were sentenced to death. And later on slavery and the hunting down of innocent people, separating them from their families and taking them in millions to Europe and America in the worst conditions, was popular. These were dark ages where lands were occupied and their sources were looted, and innocent people were killed and made homeless. Years passed until people rose. They paid a high price in order to drive occupiers out and establish independent and national governments; millions of people were killed. Those in power imposed two major wars in short periods of time on Europe and parts of Africa and Asia. These were wars which took about 100 million lives and resulted in destruction of a lot of countries and regions. Those who won these wars considered themselves conquerors of the world and considered other nations defeated. And by the imposition of oppressive laws and arrangements they ignored and violated other nations rights.

Ladies and gentlemen, look at the Security Council which is the legacy of World War I and II. Based on what logic have they been given the right to veto? With which human and divine value is this logic compatible? Justice, equality in the eye of law and human dignity or discrimination, injustice, violation of human rights and belittling the majority of nations and countries? This Council is the most supreme decision-making centre for maintaining peace and security in the world.

When there is legal discrimination and the law-making centre is a source of bullying and force instead of justice and fairness, how can one expect to achieve justice and peace? Seeking power and selfishness is the source of racism, discrimination, aggression and tyranny. Today many racists condemn racism in their slogans and speeches but when some powerful countries give themselves the right to make decisions for other countries, using their discretion, and based on their own interests, they can easily trample on all rules and human values. As they have already proven.

After the Second World War, by exploiting the holocaust and under the pretext of protecting the Jews they made a nation homeless with military expeditions and invasion. They transferred various groups of people from America, Europe and other countries to this land. They established a completely racist government in the occupied Palestinian territories. And in fact, under the pretext of making up for damages resulting from racism in Europe, they established the most aggressive, racist country in another territory, i.e. Palestine.

The Security Council endorsed this usurper regime and for 60 years constantly defended it and let it commit any kind of crime.

Worse than this is that some Western governments and America are committed to support genocidal racists while others condemn the bombardment of innocent human beings, the occupation of their land and the disasters that took place in Gaza. Even before they kept silent, not responding to all the crimes of that regime, and supported it. Dear friends, ladies and gentlemen, what has been the source of recent wars such as the Americans' attack on Iraq or the wide military expedition in Afghanistan? Has it been anything else than the selfishness of the American government of the time and the pressures by those in possession of wealth and power to expand influence and hegemony, support weapon manufacturers, destroy a great culture that is thousands of years old, destroying possible and potentials risks by the countries of the region against the occupying Quds regime, and looting the energy resources of the Iraqi people?

In fact why were one million people dead and injured and a few million people forced to leave their homeland? Why were hundreds of billions of dollars worth of damage inflicted on the Iraqi people and hundreds of billions of dollars of costs for the military invasion imposed on the American people and America's allies? Was attacking Iraq not orchestrated by the Zionists and their allies in the previous ruling government of America which was on the one hand in power and on the other the owner of arms manufacturing companies?

Did peace, security and prosperity return to Afghanistan by military intervention? America and its allies were not even able to stop the production of narcotics and during their presence it increased several fold. The main question is this: What was the role of the previous ruling system in America and its allies? Were they the representatives of the world nations? Were they elected by the world nations? Do they have representation by the world nations to interfere in the affairs of all parts of the world and especially our region? Don't these actions, the occupation of Iraq and Afghanistan, count as examples of selfishness, racism, discrimination and violating the dignity and independence of other nations?

Ladies and gentlemen, who are the people in charge of the crisis-hit economy of the world? Where did the crisis start? Did it start in Africa and Asia or American and then Europe and their allies?

For a long time, using their political influence, they [West] imposed unfair economic laws on international economic transactions. They set up financial and monetary systems without provisions of international supervision and imposed those systems on countries that did not have the smallest role to play in the processes and policies adopted.

They do not even allow their own nations to supervise. By taking away morality from their actions, they have established laws in a way that they serve the interests of certain powerful people and capitalists. By giving a specific definition of free market and competition, they took away many opportunities from others and imposed their problems on others.

Today, with dozens of thousands of billions of dollars of debt and thousands of billions of dollars of budget deficit, those waves of crisis have come back to them.

Even today in order to improve the situation, they have started injecting hundred billions of dollars of unsupported money from the pockets of their citizens and other nations into banks and companies and financial markets which were close to bankruptcy and they have made their people even more indebted and they have made the problem more complicated.

They are thinking of maintaining their power and wealth. And the people of the world and even their own people are of no value to them. Mr President, ladies and gentlemen, the true root of racism is the lack of human understanding as God's chosen creatures and deviation from the true path of human life and human missions in creation. Due to negligence in worshipping God with awareness and pondering on the philosophy of life and the path towards human perfection - which leads to the natural outcome of being committed to divine values and mankind - the horizon of human insight has declined. And limited and temporary interests became the criteria of evaluation and actions by human beings. Therefore, the seeds of evil power took their shape and by neglecting fair chances for others' growth, it added to the boundaries of its development.

In such a way that it changed to an ugly and uncontrollable racism that today it is threatening the global peace as the most dangerous factor. And it is an obstacle on the way of achieving peaceful life in the world. Undoubtedly, racism should be recognised as the symbol of ignorance of the depth of history and a sign of dogmatism against mankind's general growth. Therefore, we should look for the signs of racism under conditions and situations in a society where poverty of knowledge and lack of understanding would be spread. Therefore, the main means of fighting such symptoms is to promote general awareness and deepening public understanding towards the philosophy of mankind's existence and the truth about the human-oriented world. Its requirement or outcome is a return to spiritual and ethical values and human virtues and finally the belief in God. The global society should start a united cultural movement for enlightening certain suffering and undeveloped societies as much as possible and uproot this hideous and evil phenomenon.

But dear friends, today the human society is facing a kind of racism which has an ugliness that has completely distorted the honour of mankind at the verge of the third millennium and it has made the global society shameful. The global Zionism is the complete symbol of racism, which with unreal reliance on religion has tried to misuse the religious beliefs of some unaware people and hide its ugly face. But what should be seriously considered are the goals of certain superpowers and those in possession of major interests in the world; those who try their best through economic power and political influence and wide media means, to lessen the crimes and ugliness of the nature of the Zionist regime. Here, the main issue is not ignorance and therefore, cultural movements on their own, are not sufficient to fight this evil phenomenon. But we should try to put an end to the misuse of international means by the Zionists and their supporters. And by respecting nations' demands, we should motivate the united governments to eliminate this clear racism and step on the path of reforming international relations 0and mechanisms with courage.

Undoubtedly, you are all aware of the extensive efforts by the institutes of global power towards creating a deviation on the path of the real mission of this important conference. Unfortunately in the literature supporting the Zionists, a clear participation and cooperation in their crimes can be noticed. And this adds to the responsibilities of the respectful representatives of nations in revealing this antihuman issue and improving relations and behaviours. We should be aware that to keep a huge global capacity, such as this conference, away from its real intentions, means helping to continue the most hideous sense of racism. Today the necessity of defending human rights is firstly, to defend the rights of a nation to be free to make decisions regarding important global affairs without the influence of certain powers; secondly, to take action to improve international structures and relations. Therefore, this conference is the arena of a major test and we will be judged by the world's public opinion today and tomorrow.

Mr Chairman, ladies and gentlemen, the world's general condition is rapidly moving towards basic changes. Power based equations have become very weak. The sound of the pillars of global tyranny breaking can be heard. Political and macro economic structures are falling. Political and security crisis are growing. And the growing global economic crisis, for the resolution of which there is no bright horizon, makes all sorts of quantitative and quality aspects of change on the way very impressive. I have emphasised the necessity of getting back from the wrong path that today's absolute global management is following and I have warned about the critical outcomes of delaying to do so.

Also now, in this valued conference, addressing you managers, thinkers and all the world nations who are thirsty for peace, freedom, progress and prosperity, I would like to say that the unjust ruling of the world is reaching its end. This deadlock was inevitable since the logic behind this imposed management is tyrannical. This is because the logic of the mass movement of the world is divine, purposeful, humane and God-centred. It is a movement which opposes any policy or plan which is not in line with the interests of nations. Victory of truth over vice and the bright future of humanity and the establishment of a just global system is the promise of God and all prophets, and a common hope of all communities and generations. Achieving such a future justifies the reason behind creation, is the belief of all those faithful to God and the very high status of the human beings.

Formation of a global community, the practical possibility of a common global system materialising and finally involving thinkers, managers and people of the world to actively and justly participate in the macro and principle decision makings is the main path to this great destination.

At the moment, scientific and technical capabilities as well as information and communication technology have created a mutual and comprehensive understanding of the global community and have created the necessary ground for a common system to materialise. .

Now, this is a grave responsibility that the world's scientists, elites and officials across the world should shoulder by playing a historic role through faith in this definite path.

Now I want to stress on this fact that western capitalism like communism has reached the end of its path because it does not see the world and humanity as they are. It has tried to impose a self-constructed path and destination and instead of paying attention to human and divine values, justice, freedom, compassion and brotherhood it has set fierce competition for gaining individual and collective materialistic interests as a basis for life.

Now we should collectively try to learn lessons from the past and understand the necessity for correcting this path by considering today's conditions. And on the same note and as the final word I would like to draw your attention to two important points.

First point: The improvement of the current international condition is hundred per cent possible. But we should know that this cannot be achieved without the cooperation of all the governments and nations. Therefore, we should benefit from the capacities of international cooperation to the maximum. My presence in this conference indicates my respect for this important issue, and the essential issue of human rights and support for nations' rights against the evil phenomenon of racism and cooperation with you, the thinkers.

Second: Considering the lack of efficiency of systems and international political, economic, security and cultural relations is necessary. In view of divine and humanitarian values and the true and real definition of human beings and based on justice and respect for the rights of all human beings across the world, confessing to the wrong management in the past and changing the views and performances, measures should be taken to reform the current structures. Therefore, a speedy change in the structure of the United Nations and the elimination of the discriminatory right to veto and a change in the financial and monetary system of the world must be on the agenda. Obviously, the lack of understanding for the urgency of this change will result in heavier costs due to any delay.

My dear friends, you should know that moving in line with justice and human dignity is like moving quickly on a stream of water. Let's not forget the valuable elixir of love and compassion. The guarantee for a clear future for human beings is a great asset that can keep us more aware and more hopeful than ever before. It can enable us to create a world full of love and blessing and can be free from poverty and hatred. We will also be able to profit from the blessings of God and have the advantage of having a decent management of a complete human being.

Let us all have a share in this important issue, and hope for that bright and beautiful day. I would like to sincerely thank the President and the UN Secretary-General and all of you for your patience, wishing you dignity and success.

mercoledì 3 giugno 2009

IL PAESE DELL'UTOPIA (Giacinto Auriti) - Parte 5

4 - L'INTERESSE



È il prezzo dell'uso del denaro. Per analogia possiamo dire che è come la pigione che paga l'affittuario al proprietario per l'uso dell'appartamento. La differenza sta nel fatto che mentre nell'affitto la proprietà dell'oggetto locato resta nelle mani del locatore, nell'affitto del denaro,
cioè nel prestito, la proprietà passa nelle mani dell'affittuario (cioè del debitore) perché il godimento della moneta sta essenzialmente nella sua spendibilità cioè nel poterne trasferire la proprietà in occasione della compravendita.

Strettamente collegato al tema dell'interesse è quello della rarità della moneta. Infatti l'ammontare dell'interesse è funzionalmente collegato alla rarità della moneta. Fino ad oggi nessuna scuola è riuscita a dare una valida giustificazione scientifica del limite della rarità su cui programmare l'emissione di moneta. È questo il motivo per cui è mancata la possibilità di stabilire un criterio di
discrezionalità tecnica per giustificare e regolamentare scientificamente il dover essere della funzione monetaria.

Questa lacuna della scienza monetaria trova la sua significativa espressione in una risposta data da Einaudi a chi gli domandava quale fosse la legge della rarità: “Alla rarità dell'oro si è sostituita la saggezza dei governatori”.

Queste parole, nella loro palese assurdità sono il sintomo dell'abitudine ormai consolidata nella prassi di attribuire al governatore della banca centrale non una funzione organica, quale dovrebbe essere, ma l'arbitrio più assoluto, incontrollabile ed insindacabile perché svolto, da un “saggio” per antonomasia, anche se in violazione di norme penali.

La soluzione del problema è quindi possibile solo se si comprende che la moneta deve essere rara perché misura il valore dei beni economici che sono tali perché rari, cioè limitati nella quan-tità rispetto all'entità dei bisogni. Poiché ogni unità di misura deve avere la qualità corrispondente a ciò che deve misurare, come il metro ha la qualità della lunghezza perché misura la lunghezza, la moneta deve avere la qualità della rarità perché sono rari i beni di cui misura il valore.

Quando la moneta era d'oro, il grave difetto era la rarità rigida ed incontrollabile. Con l'avvento della moneta nominale, la rarità è stata programmata non in funzione degli obiettivi interessi sociali, ma di quelli dell'usura.

In altri termini, posto che il prezzo di mercato non è solo l'indice del valore dei beni, ma anche del punto di saturazione del mercato - per cui il mercato è saturo quando il prezzo tende a coincidere con i costi di produzione - solo quando questa tendenza si verifica, si deve desistere sia dalla produzione dei beni, che dall'emissione di moneta.

Questa normalizzazione del mercato è possibile solo se la moneta è dichiarata sin dall'emissione, proprietà del portatore e senza riserva. Quando invece è emessa in prestito e con la riserva, il mercato è dominato dall'usura per due motivi:

a) perché, all'atto dell'emissione, nasce di proprietà della banca che la emette prestando, cioè addebitando al mercato un debito non dovuto di cui può chiederne arbitrariamente la restituzione in tempi e quantitativi insidacabilmente stabiliti dal Governatore della Banca centrale (S.p.A., so-cietà privata con scopo di lucro);

b) perché, una volta dimostrato che la moneta ha valore indotto e non creditizio, la riserva non serve se non come pretesto per avere la giustificazione di limitare l'emissione della moneta all'ammontare (presunto ed arbitrariamente stabilito) della riserva.

Questo è il motivo per cui all'atto dell'emissione la Banca centrale per mantenere il controllo sui valori monetari, creati dai cittadini (e che dovrebbero essere pertanto ad essi accreditati), li emette prestandoli, cioè addebitandoli nella più gigantesca truffa di tutti i tempi. La grande usura ha trasformato, così, i popoli da proprietari in debitori del proprio denaro.

Solo su queste premesse si spiega la nota apparsa sull'Hazard Circular nel 1862, ricordata da Pound: «Il grande debito che i nostri amici, i capitalisti dell'Europa, faranno in modo di far sortire da questa guerra, verrà adoperato per manipolare la circolazione (monetaria). Noi non possiamo permettere che i biglietti statali (greenbacks) circolino perché non possiamo regolarli (cioè la loro emissione ecc.)», non essendo gravati di debito (7).

Ha ragione Pound quando afferma: «Gli usurai provocano guerre per creare debiti.» (8) Siccome noi sappiamo che la stessa moneta oggi è un debito perché emessa dalle banche centrali solo prestandola, la frase di Pound va completata così: “per pagare altri debiti in una insolvenza cronica, ineluttabile”.

Oggi abbiamo la prova che non è solo la guerra il mezzo per conservare ed aumentare i debiti (non dovuti), ma, per evitarne l'estinzione (con biglietti di stato), anche l'omicidio. Recentemente sulla rivista Chiesa Viva (9) sotto il titolo “L'assassinio di J.F. Kennedy” è documentato il vero motivo dello storico delitto. Dopo l'assassinio del Presidente, il Vicepresidente J.B. Johnson, appena assunta la carica di Presidente, ordina il ritiro di tutte le banconote fatte stampare da Kennedy col suo ordine esecutivo 11110 del 4 giugno 1963. Queste banconote non riportavano più la scritta “FEDERAL RESERVE NOTE”, ma “UNITED STATES NOTE”(!!!) come emerge dalle due immagini riprodotte nell'articolo. Dunque Kennedy aveva capito che l'egemonia dell'usura basava sulla regola, nata con la banca centrale, di “emettere moneta prestandola alla collettività nazionale”
che, creandone il valore con l'accettazione, ne doveva, invece, essere proprietaria sin dall'emissione.

Ecco perché tutti possono prestare denaro, tranne chi lo emette.

Emettere moneta prestandola è il signoraggio della grande usura che è nata nel 1694 con la Banca d'Inghilterra denunciata da Pound come “.... associazione a delinquere...” (10). Sbaglia però Pound quando, commentando le parole del Paterson, limita al 60% questo prelievo usuraio. La famosa frase di William Paterson, fondatore (della Banca d'Inghilterra: «Il banco trae beneficio dall'interesse su tutta la moneta che crea dal niente» (11), che appare spregiudicatamente sincera, in effetti nasconde la parte più importante della verità perché non è vero che il banco si arricchisce solo dell'interesse, ma anche ed innanzitutto della stessa moneta, il cui valore - come abbiamo visto -non è creato dalla banca, ma dalla collettività. Dunque il costo del denaro non è solo del 60%, ma anche di un ulteriore 200% perché viene trasformato un credito (+100%) in un debito (-100%) senza contropartita!

La carità bancaria è più forte di quella cristiana. La carità cristiana insegna a rimettere i debiti. La carità bancaria insegna addirittura a pagare i debitori. Le banche centrali che prestando il dovuto riscuotono come creditrici i propri debiti.



7) E. Pound, op. cit., p. 14.
8) E. Pound, op. cit., p. 14.
9) Chiesa Viva, n. 338, Brescia, Aprile 2002, p. 15.
10) E. Pound, op. cit., p. 10.
11) E. Pound, op. cit., p.19.